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La tinteggiatura delle pareti interne di una casa richiede una particolare attenzione: data l’ampiezza delle superfici che si va a pitturare, si crea un forte impatto visivo che cattura l’attenzione e che definisce il mood dell’ambiente e dei suoi occupanti. Ad ogni stanza bisogna fare specifici ragionamenti e valutare il quadro d’insieme dell’abitazione. Vediamo qualche consiglio.

Partiamo dalla scelta del colore. Anche senza essere maestri dell’interior design, esistono alcune linee guida di base che molte persone conoscono:

  • Per la zona giorno sono preferibili colori caldi e energici, mentre per la zona notte è meglio scegliere colori freddi e calmanti
  • I colori chiari aiutano a rendere più luminoso l’ambiente e permettono di far apparire più spaziosa una stanza piccola; per contro, i colori scuri assorbono la luce, contraendo la percezione dello spazio e dando l’impressione di avere meno spazio a propria disposizione
  • Per loro natura, i colori neutri vanno bene in ogni ambiente e si adattano facilmente ad ogni arredamento

Ad ogni colore specifico vengono poi associate caratteristiche, basate sugli effetti che tende ad avere sulle persone e su associazioni ricorrenti:

  • Il giallo è il colore dell’energia e del sole, riesce a portare la luminosità di una tonalità chiara e la carica dei colori caldi
  • Il rosso fa strabordare l’energia del giallo, con una presenza più decisa e marcata
  • L’arancione crea una via di mezzo tra giallo e rosso, con energia e allegria senza eccessi
  • Il verde è il colore della natura, crea un ambiente armonioso, rilassante e curativo per la mente
  • Il blu rappresenta la calma della notte, crea un ambiente separato dal resto della casa, dove si può trovare riposo o concentrazione
  • Il viola è un colore profondo, raffinato, intimo, che crea un ambiente avvolgente similmente al blu
  • Il nero è l’assenza di colore, assorbe la luce e crea un ambiente opprimente
  • Il bianco, la somma dei colori, è quello che riflette più luce, rendendo un ambiente molto luminoso (forse anche troppo), dando un’impressione di, a seconda dei punti di vista, purezza o asetticità

Una volta scelto il colore per ogni ambiente, si deve decidere come stenderlo sulle pareti. Esistono infatti varie tecniche e scelte stilistiche per creare particolari effetti visivi:

  • La spugnatura aggiunge colore sopra ad uno strato omogeneo di pittura, utilizzando una spugna immersa nella vernice di un colore diverso rispetto a quello che fa da base (tendenzialmente si sceglie la stessa tonalità, ma più scura) per creare un effetto più movimentato grazie alle irregolarità della spugna
  • La velatura opera su due strati di colore, tono su tono o a contrasto, con quello più superficiale che, mentre si sta ancora asciugando, viene trattato con stracci (cenciatura), spatole (spatolatura) o pennelli, stendendo la vernice con effetti di movimento o tridimensionali, lasciando a tratti trasparire il colore che fa da base
  • Il dragging è una tecnica che prevede di stendere la vernice con il pennello alternando due direzioni di movimento (verticale e orizzontale), creando una trama simile al tessuto, fortemente materica
  • È molto diffusa la tendenza di colorare una parete o una porzione di essa in un colore differente rispetto al resto dell’ambiente, per creare uno stacco visivo e spezzare la monotonia senza dover ricorrere a particolari tecniche di stesura del colore

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