Quando si nomina la parola ‘cemento’ si pensa ad un materiale da costruzione pensato più per le sue caratteristiche strutturali che per quelle estetiche. Tuttavia, questo materiale è stato rivalutato in vari modi, come ad esempio con l’utilizzo del microcemento.
In anni recenti sono emersi trend di interior design che rivalutano i materiali che di tradizione sono considerati più grezzi. Ad esempio, le correnti industrial traggono ispirazione, come intuibile dal nome, all’atmosfera delle fabbriche: la durezza viene espressa da un’estetica ruvida in cui la semplicità aggiunge anziché togliere, con un trionfo di materiali minimalisti e sottoposti ad una lavorazione minima, se non nulla, come legno, metallo e, appunto, cemento.
Pareti di cemento a vista possono così diventare un punto di forza, esprimendo una solida semplicità e un minimalismo facilmente combinabile con altri elementi di interior decor: ad esempio si può abbinare queste superfici così ruvide e grezze ad altre pareti lisce e verniciate, creando contrasto e dinamismo che alimenta un gusto moderno, contemporaneo, urbano proprio non solo di spazi commerciali e di industrie, ma anche di abitazioni.
Un altro modo per utilizzare il cemento in contesti anche abitativi è il microcemento: è un materiale che infatti ha una base cementizia unita ad un rivestimento naturale che permette di combinare resistenza ed estetica per risultati di sicuro impatto.
Il microcemento può essere applicato su superfici già esistenti sotto forma di uno strato di 2-3 millimetri di spessore senza bisogno di particolari trattamenti o particolari requisiti: si tratta infatti di un materiale molto versatile che può essere posato non solo sui pavimenti, ma anche steso su pareti, tetti, strutture curve, lisce o ruvide. Il microcemento può essere perciò utilizzato per creare una continuità completa di materiali in uno spazio abitativo o commerciale, potendo essere applicato non solo su ogni superficie, ma anche in ogni stanza: è infatti un materiale impermeabile, consentendone l’uso per esterni e interni compresi anche i bagni, e possiede una buona resistenza ad abrasione, usura e urti.
Si può quindi puntare all’effetto di un pavimento in cemento per l’interno, andando ad inseguire uno stile industrial senza per forza ricorrere al cemento puro. Per chi lo desiderasse sono anche disponibili lavorazioni più sofisticate pur senza uscire troppo dalla matrice estetica originale: per i pavimenti in microcemento è a disposizione un’ampia scelta di colori, di texture e di lavorazioni, quali veli, lucide, nuvolate e acidificate; è anche possibile giocare su ulteriori fattori per personalizzare la stesura del materiale, scegliendo per esempio tra diversi gradi di ruvidezza per puntare a precisi effetti materici.
Il microcemento risulta quindi un materiale molto interessante per l’estetica industrial e in generale a chi piace il minimalismo oppure preferisce la praticità, poiché è molto facile da pulire e piuttosto resistente, pur con i suoi limiti: è infatti pensato più per spazi abitativi e commerciali, mentre per quelli industriali è più indicato il cemento vero e proprio oppure i pavimenti in microresina, che condividono alcune caratteristiche del microcemento, ma risultano molto più resistenti.
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